Regina delle tavole Pasquali,
da molti considerato simbolo della primavera
e che ha ottenuto il riconoscimento di
Prodotto Agroalimentare Tradizionale Campano;
di certo, non potevo esimermi
dal condividere la mia! ;o)
da molti considerato simbolo della primavera
e che ha ottenuto il riconoscimento di
Prodotto Agroalimentare Tradizionale Campano;
di certo, non potevo esimermi
dal condividere la mia! ;o)
Tante sono le storie
legate alle origini di questo antico dolce.
Quella più accreditata, vede come protagonista
la Sirena Partenope,
che aveva scelto come dimora il suggestivo Golfo di Napoli
e che da lì cantava con voce dolce e melodiosa.
Le sette fanciulle più belle del luogo
furono incaricate di consegnarle sette doni,
come le sette meraviglie del mondo,
ognuno con un significato specifico:
la farina, simbolo di ricchezza;
la ricotta, a rappresentare l'abbondanza;
le uova, simbolo di riproduzione;
il grano, a prova dei due regni della natura;
i fiori d'arancio, omaggio dai profumi della terra;
le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani;
lo zucchero, per acclamare la dolcezza del canto della sirena.
La sirena, felice per i tanti doni,
li mescolò tra loro
creando, in tal modo, la prima pastiera!
Questo dolce è entrato, poi, nella tradizione cristiana,
divenendo il dolce con cui festeggiare la Santa Pasqua.
Si narra, inoltre, che Maria Teresa d'Asburgo,
seconda moglie di re Ferdinando II di Borbone,
soprannominata la Regina che non sorride mai,
cedendo alle insistenze del marito,
assaggiò una fetta di Pastiera
e non poté fare a meno di sorridere,
facendo proclamare al marito:
"ci voleva la Pastiera per far sorridere mia moglie;
ora dovrò aspettare la prossima Pasqua
per vederla sorridere di nuovo"! :o)
Ma mettiamoci subito all'opera... ;o)
...per la Frolla
3 uova intere
200 gr di zucchero semolato
500 gr di farina 00
200 gr di strutto
...per il Ripieno
560 gr di grano cotto
560 gr di Ricotta Valcolatte
560 gr di zucchero semolato
4 uova intere + 3 tuorli
acqua di fiori d'arancio q.b.
200 gr di frutta candita
...per Decorare
Zucchero a Velo San Martino
Iniziamo preparando la pasta frolla, amalgamando insieme tutti gli ingredienti.
Possiamo lavorarla a mano; oppure aiutarci con un aiutante in cucina. Io l'ho preparata semplicemente con il Bimby, versando tutti gli ingredienti nel boccale ed azionandolo per 30 secondi, velocità 5.
Otteniamo, così, un panetto liscio.
Lo avvolgiamo nella pellicola per alimenti e lo facciamo riposare in frigo per almeno 30 minuti (o, comunque, il tempo necessario per preparare il ripieno).
Passiamo al ripieno.
Versiamo nel boccale la ricotta, il grano e lo zucchero ed azioniamo il Bimby: 45 secondi, velocità 6.
Uniamo, poi, le uova e gli aromi: 30 secondi, velocità 5.
Versiamo la crema ottenuta in una ciotola, uniamo i canditi ed amalgamiamo con una spatola.
Prendiamo la frolla dal frigo e stendiamo una sfoglia dello spessore di 2-3 mm, con la quale rivestiamo una tortiera precedentemente unta con lo strutto.
Ritagliamo l'eccesso del bordo con l'aiuto del coltello, o di una rondella dentellata se preferite un aspetto più decorato.
Riempiamo la tortiera, per almeno due terzi, con la crema di ricotta e grano; e con la pasta frolla avanzata, ricaviamo diverse striscioline, con le quali decoriamo il dolce.
Cuociamo in forno preriscaldato a 160-170°C, per almeno un'ora.
Facciamo raffreddare ben bene, prima di sformare e servire sul piatto da portata.
Vassoio Stella Poloplast
Possiamo, così, terminare il nostro pranzo
e deliziare i nostri cari! :o)
Ed ecco i miei personali auguri per voi!!!
Possiamo, così, terminare il nostro pranzo
e deliziare i nostri cari! :o)
Ed ecco i miei personali auguri per voi!!!
Con questa ricetta partecipo alla Raccolta di Ricette
Se questa ricetta vi è piaciuta e decidete di provarla,
iscrivetevi al Gruppetto Facebook
Bazzicando in Cucina - The Group
e condividete con noi i vostri risultati.
E se volete potete seguirmi anche sulla Fanpage
Bazzicando in Cucina.
Vi aspetto!!!
iscrivetevi al Gruppetto Facebook
Bazzicando in Cucina - The Group
e condividete con noi i vostri risultati.
E se volete potete seguirmi anche sulla Fanpage
Bazzicando in Cucina.
Vi aspetto!!!
Graziosi i tuoi auguri e molto golosa anche questa.
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Mamma nel Web
Ciao, il tuo dolce mi interessa proverò... ^_^
RispondiEliminaAlla prossima...
Che delizia!
RispondiEliminache buona, non sapevo la sua storia e neanche che ce ne fossero cosi' tante varianti!!!
RispondiEliminacomplimenti deve essere buonissima..... buona giornata
RispondiEliminaChe delizia cara Lory io non mi sono ancora cimentata a farla ma forse l'anno prossimo ci proverò,la tua sembra proprio buona un bacione ^_^
RispondiEliminaMa dai, lo strutto mi mancava in questa preparazione, c'è sempre da imparare!
RispondiEliminaComplimenti, bellissimo post e golosissima la pastiera, grazie!!!!
RispondiEliminanon conoscevo questa storia, è molto particolare!
RispondiEliminacomplimenti per la tua versione è molto invitante!
家居當代倉文件柴灣儲存庫網站租用vpn網頁寄存租用一級價錢表葵芳商務中心伺服器虛擬主機租賃
RispondiEliminaQuanto sei brava a cucinare! Una volta ho mangiato la pastiera preparata da una ragazza napoletana ed era buonissima :)
RispondiEliminabella ricetta soprattutto buona
RispondiEliminaDevo dire che non sono amante della pastiera, ma questa mi sembra molto buona, proverò a farla grazie alla tua ricetta.
RispondiEliminal'ho assaggiata una volta sola e mi è piaciuta moltissimo. potrei provare a farla, mi segno la tua ricetta!
RispondiEliminaUna vera bontà la pastiera. La settimana la preparO anche io. Mi piace davvero molto, ma non conoscevo la tua versione, proverò a farne una anche cosi'
RispondiEliminauna ricetta davvero golosa da proporre anche tutto l'anno grazie davvero ci provo anche io
RispondiEliminaSe c'è una cosa che mi incuriosisce tantissimo, sono proprio le storie o leggende legate all'origine di dolci e ricette. Non conoscevo la storia della sirena partenopea che hai raccontato, e devo dire che è molto curiosa e interessante!
RispondiEliminaMa sai che non ho mai assaggiato la Pastiera? E dire che sono stata a Napoli l'anno scorso e la possibilità l'avrei anche avuta! Dovrò rimediare la prossima volta o magari provando a ricrearla con la tua ricetta. Tra l'altro la leggenda che accompagna questo dolce la trovo molto suggestiva.
RispondiEliminaLa pastiera è un grande classico, ricordo di averla assaggiata durante un viaggio a napoli
RispondiEliminaNon ho mai avuto occasione di assaggiare questo dolce, chissà che prima o poi non mi cimenti nella sua preparazione :)
RispondiEliminaCiao, la tua ricetta capita a fagiolo, mia suocera proprio per pasqua vorrebbe prepararla.
RispondiEliminaGliela faccio avere.
Grazie
Blery&Ily
https://bit.ly/2OHpnFE
Quando sento parlare di pastiera mi sento proprio a Pasqua!!!! Buonissima!!! Mi sta venendo voglia di prepararla, per il lunedì però... Chissà... Beh, io il link me lo salvo ;-)
RispondiEliminaUno dei dolci che preferisco è la pastiera. Non la preparo perché son sicura di non riuscirci ma l'acquisto sempre. Trovo difficile però trovarla con dentro tanta bella acqua di fiori d'arancio che la rende così morbida, spesso è un po' secca.
RispondiEliminaho assaggiato la pastiera solo una volta, in Repubblica Dominicana. Si lo so che sembra un controsenso, ma l'aveva preparata una signora napoletana che vive li e che si era portata tutti gli ingredienti introvabili in loco, direttamente da napoli. Una vera delizia
RispondiEliminamamma mia che bontà la pastiera….. difficilmente si trova buona a Genova. Proverò a fare la tua ricetta
RispondiEliminaChe buona la pastiera,non l'ho piu' mangiata da anni me la faceva nonna ma con la tua ricetta posso provare a farla anche io.
RispondiElimina